[Questa è la terza parte del post, la prima la trovi qui e la seconda qui]
Come ti dicevo nel post 2 la mancanza di apertura non mi aveva permesso di approfittare dell’occasione della coaching nella serata Genitori Coach.
Dopo quella serata, comunque, abbiamo partecipato in seguito a un evento in cui Roberto Re (che possiamo definire un life coach, ma è molto più articolato il discorso), autore del libro “Leader di se stesso”, ha presentato il suo nuovo libro “Cambiare senza paura”. Anche questa volta ci è stata proposta un’ora di coaching individuale gratuita.
Abbiamo accettato, quasi costringendoci a farlo. Pur restando abbastanza scettici, abbiamo infatti deciso che comunque sia valesse la pena almeno di stare a sentire, del resto cosa avevano da perdere se non un’ora del nostro tempo? Ben poco se consideriamo quante ore perdiamo in fila alle poste, nel traffico o semplicemente davanti alla Tv. Così abbiamo detto che sì, effettivamente, pur non nutrendo grandi aspettative su questo approccio, era giusto avvicinarci senza idee a priori, quindi senza pregiudizi.
Mi si è praticamente aperto un mondo. Questo piccolo squarcio nelle mie convinzioni mi ha permesso di cambiare totalmente il mio punto di vista verso le novità. Sono così riuscito a mettermi nei panni dell’altro e non considerare il mio modello del mondo come l’unico in tutto il mondo! Sai cosa ho capito? Che ognuno di noi ha un suo peculiare modo di percepire le cose, ognuno la vede in modo diverso, il che non significa che sia giusto o sbagliato, semplicemente è diverso e la vera crescita sta nel saper trovare un punto d’incontro e raggiungere risultati sempre.
Questo modo di approcciare all’altro da la possibilità di crescere, di valutarsi e rivalutarsi. Da la possibilità di imparare cose diverse da quelle che fanno parte della propria esistenza e, tramite la comprensione e l’accettazione della diversità, arrivare a incontrarsi. Questo è un atteggiamento che porta al risultato win-win per entrambi, questo è l’atteggiamento vincente.
Ecco le prove, finalmente ho lasciato il posto fisso
A giugno 2015, finalmente, mi sono licenziato da dipendente. Eh sì, ho trovato il coraggio di fare quel salto! Ho aperto partita iva ed esattamente a novembre 2015, ho aperto con altri soci la mia prima azienda. Un bel salto, direi. Ma non è tutto. Anche i rapporti con la mia famiglia e le sue dinamiche sono notevolmente migliorate. La mia salute è migliorata (sono dimagrito di 12 chili in soli 6 mesi!) e sto facendo un 2016 da paura con risultati in crescita costante!
Il cambiamento è uno stato soprattutto mentale. Hai idea delle potenzialità della nostra mente? Io no prima d’ora. Eppure avevo già sentito quanto un atteggiamento positivo e propositivo aiuti non solo a raggiungere i propri obiettivi, ma anche a guarire da determinate malattie o, quanto meno, ad affrontarle con più vigore. Per questo ora so che, per dirla come Roberto Re, è possibile essere leader di se stessi. In realtà io ho sempre fatto un bilancio degli anni passati e riempito fogli di buoni propositi per gli anni a venire, ma mi sono sempre perso a metà del cammino, a volte anche prima di metà.
Questo non è un mio peculiare difetto, capita alla maggior parte delle persone di disattendere i buoni propositi e di non rispettare la pianificazione dei propri obiettivi.
Alcuni, dopo soli pochi giorni fanno già finta di nulla. Un esempio? Pensa a chi decide di dimagrire e dopo nemmeno una settimana ha già lasciato perdere la dieta e l’attività fisica. Oppure a chi vuole smettere di fumare dopo le prime avvisaglie di astinenza si riaccende la sigaretta. Oppure a chi si iscrive in palestra e mai la frequenta. Oppure ci sono altri che per raggiungere gli obiettivi che si sono o che gli hanno imposto fanno una fatica bestiale e si fanno un mazzo che potrebbero evitare benissimo di farsi.
Ecco perché è necessario avere un atteggiamento mentale produttivo, efficace. Bisogna essere in grado di prendere le proprie decisioni e utilizzare le strategie giuste per raggiungere i risultati senza sforzi inutili.
[Fine terza parte, leggi la quarta e ultima parte qui. Resta in contatto cliccando mi piace in fondo a questa pagina]