Tutti i giorni ci confrontiamo con la realtà che ci circonda, compiamo azioni, ci poniamo degli obiettivi, e tantissime volte nell’arco della giornata, molto più spesso di quanto riusciamo a renderci conto, ci troviamo a dover prendere delle decisioni. Per molti questo non è un problema, mentre per altri significa un accumulo di sensazioni negative e che mettono in forte disagio creando condizioni di stress. La domanda che ci si pone è sempre la solita: “Sto facendo la scelta giusta?”. A questo punto ti servirebbe quanto meno una chiromante per saperlo perché, per quanto ponderata sia una scelta, non saprai mai se hai preso la decisione giusta fino a quando non inizierai a vederne gli effetti.
La paura di prendere una decisione
Non posso insegnarti come prendere una decisione, ma posso farti capire cosa condiziona i tuoi pensieri nel momento in cui devi decidere e come fare a gestirli. Tutti ci troviamo, chi più e chi meno, nella condizione di dover prendere delle decisioni più o meno importanti. Ti sto parlando anche di banalità, come per esempio se decidere di mangiare un gelato alla crema o al pistacchio, e credimi, per alcune persone diventa difficile anche questo. Ma perché? Che meccanismo si attua in un processo decisionale? Perché abbiamo così tanta paura di fare delle scelte?
Rifletti, intanto, sul significato della parola decidere. Senza annoiarti sull’etimologia, ti dico soltanto che alla lettera significa tagliare le altre possibilità, quindi scegliere l’opzione rimanente dopo aver eliminato le altre. Sembra una banalità, invece pensa che esiste perfino un ramo di studi sulle scienze cognitive e processi decisionali, immagina quale complicato meccanismo cerebrale si innesca ogni volta che si deve fare una scelta! Ora però se fare di questo processo mentale un problema o una condizione normale dipende da te.
Non sempre ho preso la decisione giusta
Anche io delle volte mi sono trovato a dover fare i conti con una scelta difficile, magari banale per gli altri, ma che per me era una grande difficoltà. Delle volte ho preso la decisione sbagliata. Questo ha generato ancora maggiori ansie e paure, e se cadi in questo meccanismo uscirne è davvero difficile. Io sono riuscito a seguire un mio percorso e ti posso assicurare che prendere decisioni è questione di allenamento, in poche parole, più ti abitui a decidere, più riesci a farlo con serenità. Noi siamo il risultato delle nostre decisioni, perfino di quelle più piccole e che pensi non abbiano alcun peso. Lo hanno invece. Fidati.
Ma cosa condiziona le nostre decisioni? In realtà ci sono diversi elementi che le influenzano, elementi che possono fare la differenza. Poi c’è la paura, latente o meno, di sbagliare, e ci sono le convinzioni che abbiamo, le nostre credenze, che filtrano la realtà che ci circonda, spesso la modificano e la distorcono e questo ci induce a prendere decisioni sbagliate facendoci andare in una direzione che non ci rende soddisfatti, che non ci appaga. La laurea in medicina non ci ha dato quella felicità che invece ha dato alla mamma, e questo è solo un esempio per farti capire come le credenze degli altri ci vengano in qualche modo inculcate e ci facciano credere che siano la strada giusta da percorrere. Arriva però un momenti in cui devi pensare solo al tuo benessere, alla tua soddisfazione, e allora devi assolutamente saper riconoscere come prendere una decisione che ti soddisfa.
Quello che posso fare per aiutarti a seguire questo percorso e a migliorare te stesso e la qualità della tua vita è farti capire quali sono i 3 principali motivi che ti inducono a prendere una decisione sbagliata, o che comunque ti lascia con un senso di vuoto e non appagamento. Una volta che avrai imparato a riconoscerli e a gestirli, potrai allenarti (sì, esattamente come in palestra!) a fare le tue scelte senza titubare e senza pentimenti perché quello che conta non è se una decisione è giusta (magari lo è per te e non per i tuoi familiari), ma quanto questa decisione presa ti faccia sentire bene, a prescindere dal risultato che ottieni.
1. Decidere di non decidere è comunque una decisione
Non c’è cosa peggiore di non fare una scelta. L’ignavia, l’incapacità di decidere è una condizione da cui devi assolutamente uscire se vuoi ottenere dei risultati nella tua vita. Ci sono tante persone che dicono di non saper decidere e che quindi non fanno una scelta, ma anche il solo fatto di non decidere è già di per sé una decisione. Sembra uno scioglilingua, eppure se ci pensi non ti sto dicendo nulla di così astratto. Stare sull’orlo del precipizio non significa che sei salvo, che non cadrai, se vuoi salvarti devi spostarti da li, diversamente sarai sempre in una condizione di potenziale pericolo e di non salvezza. Questo è un esempio per farti capire che non scegliere, non decidere, è un nemico da cui devi guardarti perché non ti toglie comunque da una situazione scomoda.
2. La paura di affrontare una scelta
Anche questo è un nemico bello tosto da affrontare. La paura è forse il nemico numero uno delle decisioni. Ma di cosa si ha paura? Sicuramente delle conseguenze che le tue scelte avranno sul tuo futuro, sulle persone coinvolte, su ciò che è attinente alla tua decisione. Se cambio lavoro guadagnerò di più e sarò più felice? E chi può dirlo? O vai da un’astrologa o ti fidi della tua bussola interiore. Tutti noi ci orientiamo nella realtà tangibile, chiamale sensazioni, chiamala bussola, sesto senso. Se ti liberi da quelli che sono i concetti precostituiti che ti sono stati inculcati dagli altri o dalla società, riuscirai a concentrarti su ciò che davvero ti fa sentire bene, su quei veri valori che per te contano. I valori a cui devi pensare sono le emozioni, gli stati d’animo che ti appagano, un affetto, un’amicizia, insomma, una condizione che ti fa sentire “pieno”.
3. Insicurezza, ovvero le domande che ti poni
Per decidere certamente devi farti delle domande, ma spesso queste domande schiacciano le tue convinzioni e ti fanno bloccare in una condizione di disagio che non ti fa muovere nella giusta direzione. Allora la cosa giusta da fare non è quella di prendere una decisione senza riflettere, ma cercare di decidere senza farsi influenzare dal momento emotivo che si sta vivendo e senza pensare troppo alle conseguenze. Ponderare e farsi seghe mentali sono due cose molto distinte.
Riuscire a gestire questi tre punti, significa riuscire a riprogrammare la tua vita seguendo quelli che sono i tuoi reali valori, abbandonando i filtri che avevi creduto fossero l’unica via possibile per interpretare la realtà.